Stop alla tratta
Siccità cronica, cambiamenti climatici, conflitti e instabilità interna hanno reso il Mali uno dei Paesi più poveri del mondo, con il 43,6% della popolazione al di sotto della soglia di povertà nazionale. Da questa terra, che alterna deserti, savane e città antiche, si fugge per trovare un futuro migliore. Luogo di partenza, ma anche di transito per coloro che arrivano dal Senegal, il Mali è considerato, insieme a Niger, Nigeria, Senegal ed Etiopia, uno dei Paesi d’interesse prioritario per il controllo delle rotte del Mediterraneo centrale.
L’obiettivo del progetto promosso dal Volontariato internazionale per lo sviluppo (VIS), l’Ong dei Salesiani, è proprio quello di intervenire in loco per prevenire la migrazione. Migliorare le condizioni economiche e sociali infatti può aiutare i giovani e le persone più vulnerabili a non cadere nelle mani dei trafficanti di esseri umani. In quest’ottica a Bamako, Sikasso, Touba e Kayes saranno attivati percorsi di formazione professionale e di formazione dei formatori, di accompagnamento all’inserimento socio-lavorativo di giovani e donne, di supporto all’avviamento di cooperative e di ampliamento dell’offerta formativa.