Così si combatte il traffico di esseri umani
Dopo dieci mesi, ecco i primi frutti del progetto promosso dal Vides per ridurre i flussi migratori irregolari dal Mali.
Oltre cinquanta incontri organizzati nelle scuole e nelle parrocchie delle quattro diocesi di Bamako, Kayes, Sikasso e Mopti a cui hanno partecipato circa 73mila persone, un sito web, una pagina Facebook, ma anche spettacoli teatrali, eventi sportivi e proiezioni di filmati. Sono i primi frutti del progetto “Stop al traffico di esseri umani: diritto di partire, diritto di restare”, promosso dal Vides in Mali per contribuire alla riduzione dei flussi migratori irregolari attraverso una campagna di informazione che si avvale dei canali social (www.facebook.com/VidesMali), del portale www.videsmalilibrecirculation.org e della formazione in presenza.
Dall’avvio dell’iniziativa sono state realizzate infatti diverse attività in loco per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati alle rotte irregolari e alla tratta di esseri umani e allo stesso tempo sulle opportunità di formazione e lavoro nel Paese: per questo, oltre agli incontri, sono stati stampati e distribuiti opuscoli e depliant informativi, sono state messe in scena delle rappresentazioni teatrali ed è in fase di realizzazione un film sui rischi della migrazione irregolare dal Mali verso l’Europa, di cui è già disponibile un promo di alcuni minuti. Nell’ambito del progetto, poi, sono stati avviati contatti con istituzioni, associazioni e realtà di accoglienza locali.