Educazione, priorità per la governance globale
"L’educazione è un diritto fondamentale e una priorità perché da essa dipende il benessere in un intero paese", afferma Madeleine, studentessa maliana.
di Madeleine, studentessa maliana di Rondine
Lanciato dall’iniziativa del presidente Emmanuel Macron nel 2018, si è tenuto dall’11 al 13 novembre scorsi a Parigi il Forum sulla Pace, un evento che riunisce tutti gli attori della governance mondiale al quale l’associazione “Rondine Cittadella della Pace” ha partecipato con alcuni studenti e membri dello staff per promuovere l’iniziativa “Leaders for Peace”. Al di là degli incontri con le più grandi personalità, degli imprenditori e delle Ong, il Forum di Parigi sulla Pace è uno spazio di dibattito sulle soluzioni per una buona governance globale attraverso i dibattiti e le informazioni sulle questioni dello sviluppo, oltre che un’occasione per valorizzare i progetti dei giovani.
Non sono mancati interventi fruttuosi su temi strategici, tra cui l’educazione, una questione fondamentale per l’Africa e per il Mali, in particolare. Ad interessarci è stato soprattutto il dibattito su “Il sapere come salute: cambiare il mondo attraverso l’educazione”, animato dai più grandi esperti del settore dell’educazione. Myo Thein GYI, ministro dell’educazione di Myanmar, si è soffermato sull’importanza dell’applicazione delle nuove tecnologie al sistema educativo. “Le tecnologie migliorano le capacità di apprendimento degli studenti. Per questo gli insegnanti devono fornire le competenze necessarie per il futuro degli studenti nel mercato del lavoro, non solo per il presente”, ha affermato.
Allo stesso modo, sono state sollecitate soluzioni per i politici al fine di fare dell’educazione la propria priorità perché il diritto all’educazione, non sempre considerato di primo piano, pur essendo determinate per l’avvenire dell’uomo e dell’intero Paese. “È necessario che i politici trovino delle soluzioni all’ineguaglianza tra le persone in materia di educazione. Non è giusto che solo le persone ricche debbano avere diritto ad un’educazione di qualità e occupare un posto migliore mentre gli altri non possono averlo. Dal momento che molte persone si trovano per le strade per la mancanza di un’adeguata istruzione. Devono creare un’educazione gratuita e di buona qualità per tutti. Devono considerare l’educazione come un settore di sviluppo per l’economia. Dunque dobbiamo portare speranza ai giovani attraverso l’educazione”, ha proposto Delphine Dorsi, direttrice dell’iniziativa “Diritto all’educazione”. Il ministro dell’educazione Myo Thein GYI ha quindi ricordato che “il sistema di buona qualità dell’educazione può minimizzare le ineguaglianze ed essere un fattore di pace, di sviluppo e offrire una migliore crescita. Questo necessita l’assunzione dei migliori insegnanti che sappiano guidare gli studenti verso un avvenire migliore.”
Tuttavia, se i paesi non metteranno l’educazione tra le loro politiche di sviluppo, i rischi potranno essere dirompenti per l’avvenire del paese. È per questo che il Presidente Ahmad Hasnah dell’Università Hamad Bin Khalifa ha messo in guardia dalle politiche scorrette all’incontro sull’educazione: “Se non fate subito qualcosa per l’educazione, questa potrà diventare un grande problema, arriverà ad essere un rischio per l’avvenire di un paese e di un continente perché coloro che non hanno la possibilità di avere una buona istruzione che potrà permettere di avere una lavoro dignitoso, cercano di guadagnarsi da vivere in un modo non desiderabile. Questo potrà causare un enorme costo per i paesi.”
Per questo, noi chiediamo a tutti gli attori politici e ai grandi imprenditori del settore privato di porre l’educazione come un diritto per tutti i cittadini. Allo stesso modo in cui i paesi riescono a proteggere gli altri settori malgrado i conflitti, dovranno fare altrettanto per l’educazione che dovrà essere protetta (anche) nelle zone di conflitto. Sarà importante considerare l’educazione come un diritto fondamentale e una priorità perché da essa dipende il benessere in un intero paese.