La tratta, un crimine contro l’umanità

La tratta, un crimine contro l’umanità

Per papa Francesco, la tratta di persone è una “ingiustificabile violazione della libertà e della dignità delle vittime, dimensioni costitutive dell’essere umano voluto e creato da Dio”.

Una “ingiustificabile violazione della libertà e della dignità delle vittime, dimensioni costitutive dell’essere umano voluto e creato da Dio” e dunque “un crimine contro l’umanità”. Non ha usato mezzi termini papa Francesco per definire la tratta di esseri umani, “una piaga profonda nell’umanità di chi la subisce e di chi la attua”. La tratta, ha rilevato, “deturpa l’umanità della vittima, offendendo la sua libertà e dignità” e al tempo stesso “disumanizza chi la compie”, danneggiando “gravemente l’umanità nel suo insieme, lacerando la famiglia umana e anche il Corpo di Cristo”. “Nella relazione che instauriamo con gli altri ci giochiamo la nostra umanità, avvicinandoci o allontanandoci dal modello di essere umano voluto da Dio Padre e rivelato nel Figlio incarnato”, ha spiegato il Papa ricordando che “ogni scelta contraria alla realizzazione del progetto di Dio su di noi è tradimento della nostra umanità”. “E prendere le scale in discesa, andare in giù, diventare animali”, ha aggiunto.
Nel discorso rivolto ai partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta di persone, organizzata dalla Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Bergoglio ha riconosciuto che per contrastare il fenomeno, che è “una delle manifestazioni più drammatiche della mercificazione dell’altro”, “si è fatto e si sta facendo molto, ma molto rimane ancora da fare”. È essenziale, ha detto, “assicurare il coordinamento delle diverse iniziative pastorali, tanto a livello locale, quanto a livello internazionale”. “Gli uffici preposti delle Chiese locali, le congregazioni religiose e le organizzazioni cattoliche sono chiamati a condividere esperienze e conoscenze e ad unire le loro forze, in un’azione sinergica che interessi i Paesi di origine, transito e destinazione delle persone oggetto di tratta”, ha continuato il pontefice per il quale “per rendere più adeguata ed efficace la sua azione, la Chiesa deve sapersi avvalere dell’aiuto di altri attori politici e sociali”.