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coronavirus

Il tempo delle scelte

Il tempo delle scelte

"Occorre essere più seri e saper leggere ciò che accade. E agire di conseguenza. Il bivio è tra saggezza e stoltezza", afferma don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro.

Per un mondo più fraterno

Per un mondo più fraterno

Di fronte a "tante incognite", "ci farà bene ripartire col passo umile di chi cerca ciò che unisce e non ciò che divide", afferma don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio nazionale per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo.

Ricostruire la relazione

Ricostruire la relazione

"Trasformiamo la sfida della pandemia in un'opportunità per modificare ogni rapporto che ci circonda, in modo da poterci chiamare ancora una volta comunità", dice Stephen, studente nigeriano di Rondine.

Come Maria

Come Maria

Dopo il Covid-19, "sboccerà una nuova umanità pronta a riscoprire il grande valore della fratellanza e a vivere con maggior consapevolezza il valore della dimensione umana, sociale ed ecclesiale", dice suor Eugenia Bonetti, presidente di “Slaves no More”.

Il tempo sospeso dei migranti

Il tempo sospeso dei migranti

Il Decreto Rilancio "che aiuta la regolarizzazione per badanti, colf e braccianti è un primo passo che restituisce dignità alle persone". Ora però bisogna "continuare in questa direzione", sottolinea padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli – JRS Italy.

Una finestra di speranza

Una finestra di speranza

Pasqua significa “passaggio”. L'augurio è di passare "dalla chiusura verso gli altri alla solidarietà, dall’egoismo alla dedizione, dalla paura all’affidamento, dalla malattia alla guarigione, dall’emarginazione all’inclusione sociale", afferma don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per la pastorale sociale e il lavoro.

Quaresima non quarantena

Quaresima non quarantena

"I Quaranta giorni della Quaresima non vanno confusi con una quarantena, neppure al tempo del Covid-19. Sono giorni per riunire, non per separare. Sono per condividere la nostra vulnerabilità, nella convinzione che l’essere umano è ospite – non padrone – della vita di tutti", osserva Pierangelo Sequeri.